Visite

giovedì 30 novembre 2006

IO VOLEVO FARE LA BALLERINA!!!

Se rinasco giuro che fo la ballerina. Cascasse il mondo se non lo fo! Altro che tecnico di cantiere...tecnico di 'sto c...


Giuro che nella prossima vita mi vorrò più bene.


Peccato che non ci credo tanto alle "prossime vite"; mi sa tanto che la vita sia una e che sia tutta una questione di saper cogliere le occasioni che si presentano. Il casino è quando le occasioni non si presentano...


Comunque nulla succede per caso, di questo ne sono assolutamente convinta...


Quindi se non sono una ballerina un motivo arcano ci deve sicuramente essere, ma di certo non è perchè son più brava a fare progettini di banche e ospedali per committenti pomposissymy e a sopportare un capo che meriterebbe di essere spappolato da una schiacciasassi, lui e quel mostro puzzolente della su' moglie che oggi al telefono, con un'amica credo, si lamentava che qui se non si decide a farlo lei, nessuno si fa una copia della nuova finanziaria perchè siamo tutti idioti, e poi ha aggiunto, quando quella dall'altro capo del filo gli ha chiesto dei suoi genitori, che suo padre si è tappena olto un "polipino all'uretrèa.


Ad ogni modo...


io volevo fare la ballerina. 

4 commenti:

  1. Io invece volevo essere un'insegna al neon. Principalmente blu, ma con qualche pezzo rosso.

    Comunque fa niente, fa-niente-proprio-niente anche se sono un impiegato del catasto. La sera mi metto lì, nel mio angolino riparato, e fo un monte di cataste, mentre nel contempo m'alleno a lampeggiare e a far luce al neon: Blu-rosso-blu-blu-blu-blu-rosso-blu-blu-blu-blu-blu-rosso-blu.

    Son cose belle, e se la vita t'incula, te scansati.

    A un certo punto, uno poi si scansa per forza. E si porta pure sei.

    RispondiElimina
  2. E io se rinasco compro un banco di frutta sulla Sala.

    RispondiElimina
  3. Ma... che veggio!? OVVOVE! MEVAGLIA! STVPOVE! Un Linus con tanto di coperta di prammatica (wow! sarò colto??? beee-beeee-beeee - sentilì come mi beo...), che abita in PISTORIENSIBUS CIVITATE (di sicuro non vuol dire un cazzo, io il latino l'ho studiato al CEPU, ed ero sempre assente), vuol coNprare un banco di frutta sulla Sala, così magari dOventa pure non-italico (che è pvr seNpre un vaNto), e che par dispregiare - in virtù della sua radicatissima natura tronfia&supponente, che ci rende dunque così simili et uguali, che detta così è la stessa cosa, ma in virtù dell'ars retorica si può dire e si chiama ora non me lo ricordo abbiate pazienza è tanto che ho smesso d'esercitare, ora faccio l'impyegato del catasto - che par dispregiare, dicevo, la mentalità gretta e bottegaja che ivi iNpera... insomma, e me medesimo papero gonfio non ti conosco? Ma come vanno 'ste cose? Bisogna trovarsi, così t'offro un bell'APERITIVINO ESTETICO in qualche posto del cazzo tipo il SANTO PALATO o il DVCALE o SAN FRENSISCO. Si pillia un CORDIALE, o anche un ROSOLIO, e poi s'avvia a ruttare con sdegno e grattarsi i coglioni, davanti alle frotte di Barghinati e Fagnati personaggi indecorosi che c'affollano le strade, i vicoli, i locali. Io voto anche per caàrgli sullle bikkembergs e sulle gucci-da-infelice-240-eurini-secchi.


    Con svssiego & alterigia, da pistoia-città-del-fiore-e-della-piccineria

    RispondiElimina
  4. Bisognerebbe pero' trovarsi in qualche posto decisamente piu' SCIC... tipo il Pyrobutyrro oppure il Carbony(Y)le.

    E comunque, il banchino 'nsulla Sala ce lo piglierei volentieri, ma mi manca l'attestato fondamentale: la nascita a Tirana.

    Dura la vita.

    Rimango in attesa per quel cordiale, e quelle 52.000 lire che m'avanzate da giovedi'.

    RispondiElimina