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mercoledì 25 ottobre 2006

RymeNbranze moleste

Stasera, cari (avevo scritto acari, sarà un malevolo segno del destino o son semplicemente dislessica?) lettori miei, sempre più numerosi, fieri e funesti (eh?)…parole in libertà…dicevo?
Sì appunto, dicevo che cari i miei cosi lì…Stasera vi faccio dono di una dolce e tenera rimembranza delle mia passata biNbinitudine (perché anch’io, benché ora sia alquanto anZÏana, son stata biNbina saltellante e vispa, all’incirca…o anche no; in effetti ero piuttosto sull’addormentato, un po’ come sono ora, d’altra parte, vabè, ma avrei tanto voluto essere vispa, mannaggia, e ‘nvece, a’visto, la vita…PECATO!). Ho riperso il filo…
Ecco sì, dicevo che vi fo dono di una siNpatica canzoncina che mi sovviene di frequente in questi giorni e, anzi, diciamo che non so come fare per levarmela dalla testa, porca miseria, è una persecuzione, potessi liberarmene pagherei, la detesto profondamente, accidenti a lei e anche un po’ a chi l’ha scritta!
Dunque sì, vado a citarVi l’amabile composizione:


 


Nella steppa sconfinataaaaaaa


A quaranta sotto zeroooooo


Se ne andavano marciando


I cosacchi dello Zar!


 


L’avete riconosciuta? Ditemi di sì, vi prego! E soprattutto ditemi come continua perché io la so solo fino qui.
Continuo a canticchiarmela in capo (e anche a voce, facendo la mia poVca figura con chiunque abbia la fortunona di trovarsi in mia compagnia), ma non mi ricordo come prosegue, cavolo! Mi manca proprio il ritornello!
Lancyo un disperato (ma speranzoso) appello a Voi, miei numerosissimi lettorony (quindi son certa che non saprò mai come continua, ahimé!): se sapete il seguito, DICETEMELO!
Ne va della mia vita, e anche della vostra se non me lo dite.

martedì 17 ottobre 2006

Le poesye di Gingy

Allora, oggi ho deciso che son malata. E ne vo fiera!
Stamattina non sono andata a lavoro perché mi faceva taaaaaaanto male il capino e anche perché avevo bisogno di un giornino di pace sennò ammazzavo qualcuno, quindi me ne sono stata al bujo nel lettino, tipo ghiro, fino alle 10. E mi ci son talmente trovata bene che sto meditando di stare a casa anche oggi pomeriggio, tanto ormai non saranno 4 orette in meno a influire sullo stipendio, e poi chissenefrega. Ecco. Avevo bisogno di espellere questo sfoghino peloso.
Ora basta sfoghi però. Parliamo di cose belle, cari i miei numerosyssymy lettori, perché voi tapiny non sapete che – in quanto donnnino fyne – tra le mie infinite doty (ma quali?) c’è anche quella della poesya. Ecco quindi che oggi, cari i miei fortunelly, vi propino la mia ultima CVEAZIONE intitolata:



 
NUBY TRA I TUBY



 Badalì,
quanti tuby,
tuby neri,
tuby blé…
tuby alty,
tuby medi.
Ma ohibò!
Che accade?
Tutto appar fulygginoso.
C’è le nuby
tra ‘sti tuby
e non si vede più un tubo.

PECATO!



 
Eh? Vi garbiede? A me mi par d’una bellezza unyca, ma forse son di parte.
E ora che vi ho generosamente fornito materiale sul quale riflettere ed arrovellare le vostre menti Vi saluto, cari miei affezionatyssymy…e vo a vedere se trovo un birrino, magari tiepido.  



 

sabato 14 ottobre 2006

Il muschio assassino

Allora...
Praticamente oggi, cari i miei fortunatissimi lettori, vi racconto una cosa  che m'è  capitata  l'ultima volta che sono stata  al mare.
Premetto che quest'anno il mare io l'ho visto  SOLO 2  volte!!!  E per un giornino per volta, chiaro no? Se non è chiaro pace.
Dunque, l'ultima volta che son stata al mare mi è capitata una cosa veramente TEVVIBILE: mi sono alzata la mattina presto e mi son fatta tutta bellina (col pareino alla moda perché son donnino fyne) per andare a fare colazione al bar MARYSOOOOOOOOOOOOLLL; consumati cornetto e cappuccio sono stata ingaggiata (essendo io personcina molto forzuta) per aiutare a tirare su una barca, cioè a tirarla su dall'acqua con una specie di arganino (argano piccino) e a trascinarla sul carrello. Praticamente il carrello era stato posizionato su una discesina (apparentemente innocua) che, in quanto discesina appunto, scendeva in mare (mi sto spiegando come un cvlo).
Per farla breve, quest'infydissima discesina era ricoperta di malefyco muschyo e quando la barca si è avvicinata io mi son lancyata per afferrare la cima che mi veniva gettata scordandomi che mi trovavo sulla pevnicyosa superficye. E' stato un attimo. Mi son sentita partire una zampetta di sotto e senza neanche avere il tempo di dire "oioideh" mi son ritrovata sdraiata nell'acqua con le gambette che mulinavano in aria.
Quando son riemersa c'era un signore (credo un ysolano) anzyano con tanto di coppola in capo che mi guardava incuriosito  e per  niente preoccupato sulla mia sorte, anzy,  quando  mi sono alzata, tutta grondEnte e dolorante e gli ho domandato invyperita se si era divertito a verdere lo spettacolino da me involontariamente offerto, si è mestamente allontanato.
Nonostante il Berty (che stava manovrando l'argano e che quindi svolgeva effettivamente tutto il lavoro) fosse ripiegato in due dalle risate (brutta merda), mi sono rimessa a tirare la cima come se nulla fosse e alla fine la cavolo di barca è arrivata sul cavolo di carrello e tutti vissero felici e contenti, anche se mi son stragyata una gambetta, ho avuto male a una mela per 10 giorni e, oltretutto, la mia presenza si è rivelata assolutamente inutyle e anzi dannosa. In più il Berty ha romanzato la storia che è diventata il sollazzo del nipotino di 2 annini e mezzo che così  ha già perduto ogni forma di rispetto e tymore  nei confronti della zya.
O piglia!

venerdì 13 ottobre 2006

Una triste storia

Ora vi racconto (sì, ma a chi? ma ai miei lettori ovviamente, no?), sì inzomma dicevo che ora vi racconto la fine della mia cioccolata, anzi della mia "squisita cioccolata con nocciole del burundi", ma vi avverto (sempre voi, cari lettori che popolate la mia mente disturbata) che sarà una storia veramente, ma varamente triste, anzi addirittura TVAGICA!
Praticamente, come già narrato nell'altro post, ieri sera mi son scordata la tavoletta/mattoncino da 3 kiletti agilini in ufficio, e questo perchè quando capita il momento di fuggire da quel lager bisogna coglierlo al volo e senza voltarsi in-dietro perchè qualcuno potrebbe vederti e ri-chiamarti con qualche syNpatica ri-chiestuccia typo "mi potresti mandare questa mailina (mail piccina) di appena 7 paginine (da battere ovviamente) con allegati questi 15 progettini complicatissimi (da progettare, prima di allegare, ovviamente)....ho perso il filo.
Ah, sì. Dicevo che insoma mi son scordata la cioccolata  sulla scrivania e stamattina: LA TVAGEDIA!
OVVOVEEEE!!!!!! DISPEVAZIONEEEEEEE!!!!!! MORVTE E DISTVUZIONEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!
La tytolare (TVOYA) l'ha vista e ha deciso che era di tutti, ma soprattutto sua (come suggerisce il buon Berty qui, chissà perchè le trovate più ganzette ce l'ha sempre lui, mannaggia) e insomma la voleva mangiare, ma siccome la cioccolata era un mattoncino e la trotona non disponeva di coltellino appropriato per tagliarla, l'ha agguantata e ha cominciato a sbatacchiarla selvaggyamente sulla scrivania (mia) riempiendola (la cioccolata, no la scrivania) di bozzy e senza comunque ottenere il risultato sperato.
In seguito l'ha fatta sparire e quando (circa 6/7 orette dopo) sono andata a farmi un teino caldo (poiché son  2 giorni che vo a lavorare nonostante sia GRAVEMENTE MALATA DI RAFFREDDORE E ANCHE UN PO' CVEPAQUORE CON LA Q) l'ho vista (la cioccolata, no il tegamello, sempre suggerito dal Berty con non poco sdegno et invidya da parte mia) aperta e mancante di un bel pezzo.
Ora io non me ne gyovo più e quindi non saprò mai quanto era "squisita" la cioccolata con nocciole del Kansay.


E' veramente una triste storia, o no? Piangete anche voi!


giovedì 12 ottobre 2006

Finalmente apro il blogghino

Eccomi qua.
Alla fine ce l'ho fatta a inaugurare questo povero blog. é il secondo che creo e poi abbandono perchè non ho mai tempo di scrivere un tubyno.
Il giorno in cui l'ho creato avevo appena dato le dimissioni... peccato che i titolari non mi abbiano preso sul serio. Oggi che pubblico il primo post sono appena rientrata da quel girone infernale e credo di avere la febbre. Non posso neanche andare a danzyna perché c'ho lo sconforto agli arty, tanto per citare il Berty.
Stamattina il mio capo, che tra l'altro aveva un alito che sapeva di MOVTE E PUTVEFAZIONE (probabilmente si ciba di carogne di pantegana raccattate nell'Ombrone), dicevo? Ah, sì, stamattina il mio capo, dopo avermi maltrattato  in tutte le guise  possibili, forse preso dai rimorsy, è andato a comprarmi una tavoletta di cioccolata, o meglio un mattone di cioccolata, che peserà all'incirca come me più 2 o 3 bimbini grassi. Solo che me lo sono scordato in ufficio....mannaggia. C'era pure scritto "squisito cioccolato finissimo con nocciole di non mi ricordo dove", porca miseria. Vabè. La vita è CVUDELE!
Badalì quanto ho scritto! ora penso che andrò a fare una doccina, dopodiché mi gufo sotto le coperte e resto inerte (che fa anche rima) per l'eternità, o anche no.

Saluty a tutty, ma tutty chi, che tanto non leggerà un cane.
Vabè. Io son donnino educato e fyne, quindi saluto.
PPPPEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!!!