Visite

martedì 13 febbraio 2007

OVVìA GIù... SCRIVERò...

xmas5Visto che mi si richiede di aggiornare il blog, poiché c'ho un monte di lettory (CD e DVD), ecco che lo aggiorno, approfittando di un momento di quiete (avrei voluto metterci la dieresi, ma mi pareva fatica) in questo ormai tristemente noto uffycio. Torno ora da un rilievino presso una mega villa di circa 600 metri quadri in quel di Montecatini. Ho rilevato tutto quel che potevo...e mi son persa tre volte. E ora ho tanto freddo, mi par quasi d'avere la febbre (speriamo!).


Siccome oggi, durante la pausa pranzo, ho avuto l'infelicissima idea di mettermi un mEnutino sul lettino mio tanto bellino e di chiudere gli occhini pensando "solo un attimino, mi riposo le palpebre e basta...ronf.." E naturalmente mi sono acchioccata, per risvegliarmi 15 minuty dopo, di soprassalto, più rintronata di prima, pensando "Cazzo! Che ore sono??? E' tardi?? Oddiiiiiiioooo!!!", allora ho deciso di farmi forza, andare a lavorare e consolarmi prendendo venerdì pomeriggio libero. Ma non so se il Grande G. mi ha firmato il permessino, perché qui funziona un po' come a scuola: per fare qualunque cosa, inclusa la pipì, ci vuole il permesso del Grande G.


Ora che vi ho aggiornato, cari voi, vi saluto, perché io qui ciò da lavorare!


Mica voi...


Tzé!


Puà!


Sblup!


Garaglò!


MUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! 

4 commenti:

  1. Il grande G., per chi non lo sapesse, è il grande Galactus, il mangiamondi dei Fantastici-4, quello che inviava Silver Surfer come araldo e messaggero (per lui: in pratica Silver Surfer tornava da Galactus e gli diceva: qui c'è bòno, qui puoi mangiare, qui occhio alle lische, ecc ecc).

    Il grande G. in quIstione c'ha i baffi (o son fanoni?), e il pancione (mangiateli voi, i mondi) e di solito c'ha un alyto agilmente antologizzabile alle voci CARESTIA-PESTILENZA-DISTVUZIONE (idem come sopra - provate a mangiar du' mondi, poi mi dite).


    La fine di Galactus però è prossyma, giacché il quinto dei fantastici-4, LA-DONNA-SONNO (l'autrice del presente blog), lo sconfiggerà. Non si sa come, ma lo sconfiggerà. Ci si pensa, ma vedrai succede.



    Menzione particolare merita la compagna di Galactus, Sant'Alfonsa da Troyola, che estende il mefitico alyto di questi all'intiera sua persona. E in più è pure più stronza. Né sa leggere.

    Son cose belle.

    RispondiElimina
  2. Dignene a 'sti scioperati che non sanno cosa sia il vero lavoro...


    Il Nonno

    RispondiElimina
  3. Carramba che sorpresa, mi appare anche un Nonno!

    RispondiElimina
  4. Il Nonno, io lo conoscevo bene. Era uno che c'aveva un ristorante a S. Marcello. Appunto, "il Nonno". La gente c'andava per sbronzarsi. Usciva lui dalla cucina, laido come la merda, con lo sguardo fisso e il naso a punta, e diceva: "via, qui ci vòle un altro po' d'antigelo". E giù caraffe di bïanco frizzante da sfollati come se le caàsse Zeus. Si poteva far tutto, dal Nonno. Si poteva divelgere i lavandini in bagno, tirarsi la roba, aggrapparsi alle tende, cantare a squarciagola, rompere le sedie. Urlare alla cameriera di colore: "ehi negra, portaci da bere!". Partecipava anche lui.

    Poi morì di cirrosî, Il Nonno.

    Quindi, tendo a escludere che sia lui.


    Spero che la cameriera gli abbia rilevato il locale.


    (per la cronaca, questo era il canto che veniva intonato dal Nonno:


    "EVVIVA IL VINO BIANCOOOOOO

    MIO UNICO CONFORTOOOOOOO

    LO BÉO FINCHÉ 'UN SON MORTOOO

    LO BÉO FINCHÉ 'UN SON MORTOOOOOO.

    FA BENE PÉLLE PHYAE,

    FA BENE PER I GUAÎ

    NON SMETTEREMO MAIIII

    DI ESSERE BRIAÎÎÎÎÎÎ" -

    lui lo aveva preso alla lettera, Il Nonno)

    RispondiElimina