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venerdì 28 settembre 2007

Ommadonna quante cose son successe da quando ho postato l'ultima volta...un mese fa esatto, noto ora.


Mi son sposata, tanto per dirne una, e non è stato assolutamente il giorno più bello della mia vita, per quello che posso ricordare. Nemmeno il più brutto, intendiamoci, ma non come me lo immaginavo, sicuramente.


Tanto per cominciare, nei giorni precedenti mi ero convinta che mi sarei talmente emozionata da non riuscire a trattenere le lacrime, quindi ero preoccupatissima di fare una figura di merda. Mi vedevo singhiozzante a balbettare la formula, sbagliandola. Il prete si sarebbe incazzato e il matrimonio non sarebbe stato valido. Ecco: tutta la mia tensione è svanita quando, alle 16.20, mi si è presentato a casa l'Ing. Ferraù vestito da Autista. E' stato uno dei momenti più belli della giornata (senti, senti, Ferraù come ti lodo, lamentati poi per quelle due/tre/diciotto fotine che ti ho scattato a tradimento in quel di SiviLLia!) e la paura s'è dissipata all'istante, perché ho realizzato su che tono si sarebbe svolto il matrimonio: scazzo totale, o quasi.


Quando siamo arrivati davanti alla chiesina di Valdibran(ina) e mi sono apprestata a scendere dalla mercedessssss (naturalmente dopo che il mio Autista mi aveva aperto teatralmente lo sportello fra la meraviglia degli invitati che, non avendo capito che il costume era stato preso a noleggio, continuavano a bisbigliare chiedendosi a che Arma appartenesse questo giovane), mi s'è parato davanti un nano pelato e urlante che mi ha subito intimato di rimettermi a sedere in macchina ché mi doveva fotografare. Da ciò ho intuito che trattavasi, appunto, del fotografo. Dopo questo siparietto non ricordo cosa sia successo. Ricordo solo che a un certo punto mi son ritrovata sola dall'altra parte della stada, con tutti gli invitati che mi fissavano con aria interrogativa, indi mi son diretta verso l'ingresso della chiesa dove attendeva (non si sa perché lì) lo sposo che, vedendomi arrivare, ha tentato disperatamente di correre all'altare, ma il prete lo tratteneva, e il motivo di tale comportamento da parte del presbitero ci è a tutt'oggi ignoto.


Arrivata comunque sulla porta della chiesa ho agguantato in braccio del mi'babbo e (dopo aver scoperto che il nano-pelato aveva anche una compagna, anche lei fotografa, nana e altrettabto urlatrice) ci siamo avviati a passo di marcetta verso l'altare, salvo sentirci berciare dai due gnomi: "Feeeeeeeermiiiiiiii!!!!! Che vi s'ha da fa' le foto!!!!".


Alla fine, seddiovole, mi son conquistata il mio posto all'altare e la messa s'è svolta abbastanza normalmente anche se, di tanto in tanto, la nana-urlona mi faceva cenni strani perché guardassi in su e non verso il basso... Sai com'è cercavo di seguire la celebrazione sul librino, sarebbe anche il mi'matrimonio, abbia tanta pazienzona... 


Al momento della formula è andato tutto bene, a parte il fatto che quando ho porto la mano da inanellare al povero Papero gli ho dato la destra, e quando è toccato a me infilargli l'anello non m'è riuscito e se l'è dovuto infilare da solo... cose che capitano, d'altra parte provate voi a infilare un anello a una mano palmata (huahuahuachetVistezza).


Quando siamo usciti gli invitati(ni) ci hanno rovesciato addosso il consueto quintale e mezzo di riso sudicyo, misto ai coriandoli dei due nEpoti esagitatissimi. Poi i due Nani Caoni ci hanno monopolizzato per le consuete foto (del cavolo) sotto il consueto portico: "E guardatevi negli occhi, sposi!", "E sorridi coi denti, sposa!" (Guardi, pensavo di dover sorridere co'piedi!), "E non stare gobba!" (Nessuno è perfetto, voi siete nani, perché io non posso essere gobba?), "E fai vedere il buquet!" eccheppalle!!!


Dopo questa siNpatica tortura siamo montati sul mercedessssssss col nostro fido Autista Ferraù e siamo andati a cena, s'è mangiato un monte poiché ormai la tensione era scemata da un pezzo e a mezzanotte tutti a letto. Alé!


Cavolo, mi stavo dimenticando: mensione d'onore va fatta all'impagabile Danè che ha realizzato il più bel servizio fotografico non ufficiale che si sia mai visto, alla faccia dei due Nani Urlatory.