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martedì 31 luglio 2007

MARE-MARE-MARE

Eccomi qua.


Son tornata. PuLtroppo. Ma solo per una settimana, perché (if God wants/seddiovole) martedì prossimo me ne parto pélle ferie (coll'apino di macerie, tanto per citare il Papero Sgonfio), destinescion Siviglia! Yuppiiiiiiiiiii, alééééééééééé, muuuuuuuuuuuuuuuuu, peeeeeeeeeeeeeeee!!!


Ultimamente esulto un po' troppo. Saranno i primi sintomi della vecchiaja.


Jer sera sono adata a vedere il New York City Ballet al Giardino di Boboli, non c'entra un emerito piffero, ma mi garbava dirlo perché mi piacette assaj. Anche se Balanchine dopo un po' è tutto ugualone, anche se c'hanno infilato a forza un pezzo di Twyla Tharp che ci stava come il cavolo a merenda, e soprattutto, anche se mentre 'sti sciagurati di ballerini si esibivano imperversava una furiosissyma teNpesta di sabbia/foglie/pipistrelli/ufi, ne è valsa la pena. Soddisfazione, sississì.


Inoltre, tra 15 mEnuti esco di qui, indi posso proPio gioire, via. Saluty a tutti, o numerosy lettory, m'appropinquo alla fuga.  



 

6 commenti:

  1. 'unn arguvisco, sentinpo'.... chi è tutta questa gente che mi city impunemente?

    Bisogna che mi adegui, sissì, sennò faccio la figura del cavolo in un campo di nudisti.


    Evviva Siviglia! Se la gode chi la piglia!!! Torna felice, prestante & atletica presto su questi schermi che noi ti segviamo a ròta.

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  2. Probabilmente se Vossignoria mi si mettesse a cytare i nomi dei vari jazzisty, anche la sottoscritta (che pure è donnino di smisurata cuRtura, o anche meno) si troverebbe a brancolare nelle tenebre dell'iGNIoranza più profonda.

    In ogni caso le illustro brevissimamente chi era la gentucola cui si fa riferimento nel post: Balanchine è un coreografo di danza classica, ma ahimé, mi sa che è morto (almeno credo, sennò vedrai è lì lì per stirare le zaNpette).

    Twyla Tharp è una coreografa diciamo neoclassica, nel senso che prende i passi della danza classica e ogni tanto ci caccia in mezzo dei movimenti che non c'entrano un tubo nulla, il tutto con un sottofondo di fastidiosissimy rOmori di ingranaggi a volume altissymo.

    Il New York City Ballet è la Compagnia che l'altra sera, in mezzo alla teNpesta d'UFI, ha eseguito le coreografie dei due tipi sopra citaty.

    Mi par d'essere stata più che esauriente... no? Peccato.

    PS. Twyla Tharp penso non sia ancora morta, ma vedrai ce n'ha per poco...

    Cordialy Saluty

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  3. MATTUPENSAILCASO,VA'!

    Ho appena sottratto con l'inganno un dvd a uno in ufficio (glielo riporto, sì, glielo riporto... o magari no, pace amen & alleluja). Il DVD in questione è "GODO - Il catamarano dei piacere anali", no cioè volevo dire Hair, di Milos Forman.

    Milos Forman sarebbe quello dell'Ultimo Inquisitore, di Qualcuno volò sul nido del Cuculo, soprattutto di Amadeus. Quindi, ho detto Carlo Vanzina e fratello.

    Hair sarebbe (penso) la triste storia, in versione musical, di un giovane a cui crescono tantissimo i capelli, ma proprio a velocità smodata, e per questo fa la felicità di tutti i barbieri della città. Ma la tristitzia lo assedia: inviso alle donne, che non glielo trovano; inabile al lavoro, ove ha distrutto tre presse e un tornio, incastrandocisi colla barba, non è in grado di vivere una vita normale. Decide allora di lasciarsi morire, non andando dal barbiere per 3 giorni di fila. Ironia del destino (quale ironia?), nessuno nota la sua morte, poiché il suo corpo, ritrovato ai margini di una strada di campagna, viene confuso con un groviglio di rovi e dato alle fiamme nel quadro generale d'un progetto che prevedeva lo spianamento per creare gli spazi per un parcheggio della costruenda Unieuro di S.Francisco-Zona 3 (Isolotto).

    Cioè, questa mi pareva la storia, eh? Poi magari era diversa.

    Comunque sia, quel che volevo dire, sennò poi mi passa e proseguo il resto della giornata incazzato perché volevo dire una cosa, ce l'avevo sulla punta della lingua, ecco ecco ecco, era questa, sentilì ganzo, ecc ecc, e poi invece nulla - insomma volevo solo dire che essendo Hair un musical, le coreografie son di Twyla Tharp.


    Mattupensailcaso. Potevano essere di LIROI (sì, quello dell'insulsissimo Fame di Alan Parker, che ora penso sia morto stiantato - liroi, no alan parker - un po' come il babbo del Cioni di CarloMonnesca memoria), e invece son di Twyla Tharp che tra l'altro c'ha un nome veramente simpatico & buffonesyo, un po' tipo Ernesto Poesio (ahahahahahaha) o anche Luis LaSerpe (ahahahaha).

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  4. no... io vorrei sapere, di grazia, di chi e' la frase "coll'apino di macerie me ne parto pelle ferie"...


    se non chiedo troppo, eh?


    se possibile, eh??:-)


    Ciao!

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  5. Codesta frase penso che in origine fosse del Sardelli, ma il papero l'ha fatta sua e la caccia un po' da tutte le parti... infatti m'ha contagiato. D'altra parte a sta' co' paperi s'impara a paperare, o ad anatrare...

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  6. bene.

    avevo intuito che proveniva dal novello De Amicis de "Il libro cuore, forse"...


    Una leggenda, per me!


    Grazie!


    PS: Omar, calcia il micino!

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