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lunedì 15 ottobre 2007

Arieccomi, ogni tanto mojo...poi rinasco, come la fenice, o anche no.

stregattoSi dà il caso che IO sia diventata, in questo fratteNpo, una gran cuocona. Sississì! So fare qualsiasi tipo di manicaretto (2 per la precisione), con o senza besciamella! E siccome il blog è mio, ora, per ispregio, vi elenco tutto quello che ho iNparato a cucinare in questi giorni, o piglia:


1) Il purè (che è la prima cosa in cui mi son cimentata e, modestamente, m'è venuto proPIo bono...).


2) La pasta saltata con tonno, acciughe, pynoli, capperi, du' ulivine di numero, ecc. (che non per vantarmi, ma come la fo io un la fa nessuno! Neanche il Gingy. )


3) Siccome a questo punto mi sono resa conto di essere veramente dotata per la cucinina, mi son buttata in qualcosa di più coNplicato: il soufflé! E ho fatto prima quello di pyselli, poiché ANpelyo (il mio consorte) non mangia verdura, ma solo leguminy, poi, siccome era venuto benisssssssssssssimo, ho fatto anche quello di finocchy e, per darmi soddisfazione, l'ha magiato a che il mio maritino Nepior.


4) Il panino ripieno di carne (questo non so se ha un nome particolare, ma è proPIO bono, anche lui, sississì).


Ecco. Mi pare di non aver cucinato altro... ah già! Ci sarebbero i dolcini, ma quelli eran facili, sicché non ve li elenco, vah! Ora devo iNparare a cucinare il dyngo, per quando l'Ing. Ferraù torna dall'Australia... 


Salutiny Culinary...


Firmato: La Maga della Cucina


PS: M'ero scordata le farfalle ricotta e salmone, ma quelle non contano poiché un nanosecondino prima di metterle in tavola il mio maritesyo Lupone Ni c'ha aggiunto il tocco dello SCEFF: una manciata di semy di papavero che ci stavano come il cavolo a merenda e che hanno iVVImediabilmente VOvinato la Vicetta, un mi ci fate penzà' ! E' una ferita ancora apeVta...

1 commento:

  1. Si sa, col salmone ci stan bene solo i cetrioli cotti!!!!

    Le dirò comunque che per ovviare al problema manavero-marityno-tu-stessi-fermino, oltre a tener sempre pronto all'uso il solito bigoncio di DDT, basta piantargli sei metri e mezzo di lingua in bocca (quella lessa co la salsa verde, ovviamente - senza doppi sensi, ma a cosa mi pensa mai, leilì!) e, mentre lui è lì che la ciancica, spolveri la pasta con la scorzetta grattugiata di un limone (o di un lime, anche meglio) e una spruizzatina di paprika (dolce, quella forte amazzerebbe un calabrese).

    Glielo dico io che ho convissuto due anni con un'idrovora.

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